Metabisolfito di sodio * E223 è il sale di sodio dell’acido metabisolforoso. Si tratta di una sostanza chimica nociva e irritante. A temperatura ambiente si presenta in polvere bianca, incolore e dall’odore poco sensibile all’olfatto.
L’additivo è in grado di causare dei problemi alle vie respiratorie per gli asmatici e l’anafilassi. Quando si è a contatto con la pelle e con l’applicazione di cosmetici, è in grado di provocare la dermatite.
Il metabisolfito di sodio, se è addizionato per la desalinizzazione dell’acqua è previsto l’impiego di apposite membrane. Fino a tal punto che, è in grado di migliorare la produzione di acqua potabile.

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è usato anche per rimuovere la cloramina dall’acqua, dopo il trattamento.
Nell’industria alimentare è usato in qualità di conservante. I prodotti che contengono questo additivo, sono:
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il vino – la birra – l’aceto – i sott’aceti – per preparati a base di purè – la senape;
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gli insaccati – il sidro – i succhi di frutta – la frutta disidratata – la marmellata – le farine;
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le confetture – la frutta secca – il pesce – i crostacei – prodotti biologici come le bevande alcoliche;
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nei prodotti per la pulizia delle attrezzature.
Il metabisolfito di sodio è un rischio per la salute
I solfiti sono sostanze che non fanno bene al nostro organismo. Alcune controindicazioni, è rivolto a chi assume dosi eccesive di conservanti.
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alterazione vitaminiche con inattività delle vitamine del gruppo B.
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è possibile avere un affaticamento del fegato, il mal di testa, le reazioni allergiche, con conseguenti reazioni asmatiche, le riniti, gli eczemi e l’orticaria.
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l’interazione diretta con i farmaci cortisonici, la nausea, il vomito e l’irritazione della mucosa gastrica.
L’assorbimento a basse dosi non può avere effetti negativi sulla salute. Oltre a essere trasformato dal fegato in “solfati”, solo dopo l’assunzione e in un secondo momento sono eliminati dall’urina.
Si consiglia di limitarne l’uso, per evitare di causare un sovradosaggio al quale possono verificarsi gravi disturbi a persone molto sensibili.
Per tutti i prodotti è obbligatorio per legge riportare sull’etichetta il codice identificativo o il nome chimico del conservante.
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.