La frutta disidratata è composta dal pericarpo che ha al suo interno una consistenza carnosa con il quale si consuma la parte ricca e polposa del frutto.
La frutta secca a differenza di quella disidratata, ha una consistenza diversa nel pericarpo. Le pareti del suo frutto a maturazione sono racchiuse da un guscio duro e legnoso.
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la frutta disidratata e quella secca sono poveri di acqua. A dimostrazione che la frutta a guscio è di per sé così per sua natura.
Le differenze sono nel processo di essiccazione. Se naturale al sole o con speciali essiccatori a basse temperature, per privare il frutto della maggior parte di acqua.

La disidratazione è indubbiamente uno dei più antichi procedimenti di conservazione degli alimenti, come per quelli vegetali.
Qualche anno fa, i frutti si lasciavano essiccare semplicemente al sole. Il divario o gap si è ridotto. A tal punto che ha visto crescere il processo industriale che fa uso di un sistema programmato a temperatura controllata.
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è usato per ridare alla frutta la consistenza naturale. Questo è possibile farlo immergendo la frutta in un recipiente con l’acqua tiepida, un succo di frutta o in un liquido alcolico.

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Si ha la corretta idratazione del frutto fino a renderlo più morbido.
La frutta disidratata è ricca di nutrimenti
I frutti essiccati a colazione si consumano con l’aggiunta di cereali e con la macedonia. Ma è anche più semplice farcire i budini, i pasticcini, i dolci e le torte.
In pasticceria, sono disponibili le diverse varietà di frutta disidratata. Tra quelle più impiegate per la realizzazione di dolci, troviamo l’uvetta, è la frutta con il più alto numero di ricette.
Oggi è stato dimostrato che non tutti i tipi di uva sono adatte alla fase di essiccazione. Se consideriamo che con le altre varietà si possono avere degli ottimi risultati.
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uva sultanina e di Smirne è la migliore, per le sue qualità è morbida, chiara e profumata. In commercio, si acquista anche sciroppata o sotto alcool.
È tra gli ingredienti più adatti per la preparazione di molte ricette, come il tradizionale panettone, le torte lievitate e i dolci all’uvetta.
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uva di malaga e di Corinto viene essiccata a grappoli interi, ma è anche un valido sostituto dell’uva sultanina.
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uva di Pantelleria è formato di grappoli d’uva o di acini più grossi delle due varietà precedenti. Nelle ricette è impiegata per la preparazione del pane all’uva e i dolci a pasta lievitata.

I fichi disidratati si consumano interi, senza l’aggiunta di altre sostanze naturali, oppure si possono reidratare in acqua calda e zucchero.
Sono i più impiegati per la preparazione del pane, i dolci a pasta lievitata, per i gelati artigianali e le torte di frutta secca.
L’essiccazione dei fichi non è insolito aggiungere dell’altra frutta secca. Ad esempio, le noci o le mandorle.
La qualità di questi frutti arricchiscono ulteriormente la preparazione del dolce.
Per alcune tipologie di frutta essiccata il loro impiego è piuttosto limitato. Diremo che è fondamentale fare un confronto con quanto è stato descritto.
I metodi di preparazione della frutta disidratata
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albicocche, mele, pesche e pere: si taglia la frutta a fette. Prendere la giusta quantità utile per i ripieni e per reidratarla in acqua. Conferiamo alla frutta la giusta idratazione in sostituzione della frutta fresca.
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prugne: al termine della cottura, le prugne devono essere reidratate in parte. A questo punto, possiamo impiegarle per la produzione di prodotti come i ripieni, le crostate, le torte lievitate e le tartellette.
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ciliegie e amarene: non è raro usare con o senza nocciolo per la preparazione di ripieni e di sciroppi e dessert.